Si è svolta in modalità telematica l’inaugurazione del nuovo corso della Fondazione Parco Letterario Giordano Bruno presieduta dal Prof. Sebastiano Maffettone, (Direttore Ethos Luiss Business School). Durante la mattinata sono state presentate le linee programmatiche e i progetti in itinere della Fondazione, incentrati sul recupero critico della figura e delle opere di Giordano Bruno e sullo sviluppo del mondo digitale, con una attenzione speciale rivolta alle ricadute sociali, politiche ed etiche.
Inaugurato il nuovo corso della Fondazione Giordano Bruno: il video integrale
L’evento di inaugurazione ha visto la presenza – oltre che del Presidente della Fondazione – del Ministro dell’Università e della Ricerca Gaetano Manfredi, del Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, del Sindaco di Nola Gaetano Minieri, del Magnifico Rettore dell’Università Federico II di Napoli Arturo De Vivo, (Regione Campania e Comune di Nola sono Membri fondatori della Fondazione, l’Università Federico II è Membro aderente), del Direttore Generale Luiss Guido Carli Giovanni Lo Storto.
La Lectio Magistralis, sulla figura e l’opera di Giordano Bruno, è stata tenuta dal Prof. Michele Ciliberto, che presiederà il comitato scientifico della Fondazione.
Significative le parole del Ministro Manfredi in apertura di dibattito: “Sono felice che oggi ci sia la ripartenza della Fondazione Giordano Bruno per vari motivi. In primo luogo per il legame territoriale che ho con Giordano Bruno, visto che sono originario di Nola. Mi dà senso di vicinanza a una figura che ha rappresentato senza dubbio un riferimento importante del pensiero occidentale. L’idea della Fondazione può essere uno strumento molto utile in questo momento, perché porta dentro la necessità di andare al di fuori degli schemi ordinati. L’emergenza ci ha fatto capire che quando non siamo capaci di andare oltre diventiamo estremamente vulnerabili. Giordano Bruno andava contro ciò che era il pensiero dominante, l’idea politica, religiosa, del momento“.
Il prof. Sebastiano Maffettone ha poi approfondito il “new deal” della Fondazione: “Vedo due orizzonti di ricerca importanti. Entrambi vanno nella direzione auspicata dal Ministro. Fare digital humanities, mettere insieme sapere umanistico e scientifico. Non si può fare altrimenti. Se nascesse oggi un nuovo Giordano Bruno, non sarebbe una persona ma un comitato, formato da persone con saperi diversi. Bisogna immaginare gruppi coesi e problem solving condivisi“.
A seguire la lectio magistralis del prof. Michele Ciliberto, visibile nel video incorporato all’apice dell’articolo, e gli interventi finali.
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