CORONAVIRUS BERGAMO – Ospite della trasmissione “Che tempo che fa”, condotta da Fabio Fazio, il Sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, ha fatto il punto sull’attuale situazione che vive la sua città.
“La situazione resta molto critica, – ha precisato Gori – perché i numeri sono sempre importanti. Sembra che non si veda realmente una flessione, però sono fiducioso. Sono ormai due settimane che questa città, così come tutto il Paese, è ormai sottoposta a restrizioni di un certo tipo e credo le stia rispettando, dimostrando grande responsabilità. Mi aspetto di vedere risultati importanti nel giro di due settimane.
Credo si sia mosso qualcosa nei confronti delle nostre zone e della nostra provincia. Parlando anche con il Premier Conte, – ha proseguito il primo cittadino bergamasco – abbiamo potuto ottenere il contributo di nuovo personale sanitario e di nuovi professionisti nel bergamasco e nelle zone più colpite, come Brescia e Cremona. Aspettiamo che arrivino nel più breve tempo possibile, per dare una mano a coloro che stanno lavorando senza sosta da giorni. Sono fiducioso, ma è chiaro che i numeri e i morti continuano ad essere ancora tanti.
Se si poteva fare qualcosa in più? Adesso è facile a dirsi, ma penso che istituire una zona rossa vicino Codogno sin da subito avrebbe permesso di avere qualche danno di meno. Le prospettive? Siamo tutti preoccupati anche per le ricadute economiche. La decisione che ha preso il Governo ieri, che io personalmente ho sollecitato, credo sia una decisione difficile, molto coraggiosa, ma credo che fosse l’ultimo tassello, quello che mancava. Non potrà durare molto, ma serviva. Dopo, servirà l’energia e il sacrificio di ogni cittadino e di ogni imprenditore per ricostruire il tutto, ma adesso priorità alla vita di ognuno di noi.
Adesso, è fondamentale ampliare le terapie intensive, aumentare il numero dei posti letto in questo tipo di reparti. Questo è davvero importante.”
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