Giovedì 1 Marzo alle ore 18.00, presso gli Uffici Private Banker Fideuram in Piazza dei Martiri, è stata inaugurata la mostra Marisa Ciardiello, a cura di Franco Riccardo.
Per gli spazi di Palazzo Partanna, visitabili nelle ore di ufficio, la raffinata artista napoletana ha concepito un percorso di circa quaranta opere, disegni su carta e sculture, che rivelano un’indagine costante sulla figura umana.
Lavori inediti e opere meno recenti delineano un viaggio nell’universo sensibile dell’artista che esplora anche le infinite possibilità estetiche del bronzo e del ferro. Marisa Ciardiello dà vita a corpi frammentati e stilizzati pieni di tensione tra pieni e vuoti per sondare la materia, quasi a volerla penetrare fino all’anima, come appare evidente nella serie inedita dei Cerchi in cui singoli corpi sottili ricercano un equilibrio, sospesi nel vuoto, quasi fossero “Piccoli Principi” venuti dallo spazio, alla ricerca della saggezza.
Movimento e dinamicità animano i personaggi dei lavori sia quelli su carta che le sculture e rivelano la profonda carica sognatrice dell’artista, “l’arte di Marisa Ciardiello è un viaggio nel tempo, quello intimo e quello storico intellettuale” come scrive Simona Zamparelli nel testo che accompagna la mostra.
Marisa Ciardiello con Simona Zamparelli. Alle spalle dell’artista il curatore Franco Riccardo
Il catalogo, pubblicato dalla EffeErre Edizioni, sarà disponibile ad Aprile 2018.
La mostra, visitabile fino al 10 Maggio, inaugura il programma Persistenze e Metamorfosi che si articolerà in 4 progetti espositivi realizzati per le sedi Fideuram di Palazzo Partanna e del Vomero ed in 2 eventi della rassegna Ri – tratto d’Artista ospitati a Palazzo Nunziante.
Grande successo di pubblico tra cui molti nomi importanti della cultura e dell’arte a Napoli come Eduardo Cicelyn, storico direttore del museo di arte contemporanea “Madre”, Marco De Gemmis, ideatore e curatore per molti anni della sezione didattica del Museo Archeologico di Napoli, Carlo Franco, giornalista sempre attento ai movimenti culturali della città, e tanti altri nomi famosi e meno noti di intellettuali e artisti napoletani mischiati a semplici curiosi attratti dalla bellezza.
di Teresa Tauro
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