L’intervista ai Notagitana, esclusiva di YPeople, un gruppo musicale emiliano esistente da circa sette anni.
I Notagitana: la band patchanka.
Chi sono i Notagitana? Come è nato il nome del gruppo?
Attualmente i componenti della band sono: Salvi Defilippo (voce e chitarra ritmica), Federico Auricchio (chitarra solista e cori), Marco Cilloni (basso e cori) e Roberto Crotti (batteria). Il nome nasce da un’idea del fondatore del gruppo, Salvi, autore di tutti i testi delle canzoni. “Notagitana” è un nome composto da due parole che spiegano a grandi linee quello che proponiamo, il nostro genere musicale e non solo. NOTA è la musica, GITANA indica il modo con cui la viviamo.
Il vostro primo disco.
(Rispondere Federico) “Lamonaloca” è il nostro primo EP, contenente sei brani inediti, registrato da me e Salvi nel 2015. È un lavoro molto spontaneo, forse un po’ acerbo ma sul quale abbiamo iniziato a gettare le basi per quello che sarebbe diventato il sound dei Notagitana. Il primo video ufficiale viene realizzato per il singolo “Soy”, girato tra l’India e l’Italia.
Per quanto riguarda il cambiamento di genere, perché queste nuove sfumature nell’ultimo disco “CONSECUENCIA”?
Non c’è stato un vero e proprio cambiamento di genere. In realtà, la band negli ultimi anni ha consolidato la propria formazione con l’ingresso di Roberto Crotti alla batteria e Marco Cilloni al basso. Le nuove sfumature sono un po’ la sintesi delle esperienze di tutti i componenti del gruppo. “Consecuencia”, il secondo disco uscito il 23 marzo, è il frutto delle esperienze e dei gusti musicali di tutti i membri della band. Abbiamo cercato di trovare una sintesi comune che può essere inserita all’interno del genere “Patchanka”, genere musicale molto ibrido con elementi di Latin, Rock, Ska, Reggae e soprattutto Pop.
Domanda a Federico: come mai da sei anni a questa parte hai cambiato totalmente genere? Prima suonavi musica Stoner, Desert rock, Rock psichedelico e Grunge.
Ora suoni musica gitana, Gipsy. Parlaci di questo total change.
Il cambio di genere, rispetto alle esperienze precedenti, è stato dettato anche un po’ dal caso: ho conosciuto Salvi, abbiamo deciso di iniziare questo progetto insieme e ognuno dei due ha portato la propria esperienza e il proprio gusto in ambito musicale. In realtà, all’interno delle nostre canzoni, secondo me, ritrovi anche “sprazzi” e sfumature di quella che è stata la mia esperienza musicale precedente.
Si ringrazia la band per aver rilasciato quest’intervista, a cura di Simone Auricchio studente YLab Unisa 2018-2019.
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