La protesta negli Stati Uniti per la morte di George Floyd ha assunto tratti drammatici. Questa mattina ci siamo svegliati con le notizie dagli USA di una Casa Bianca spenta e Donald Trump chiuso in un bunker. Nonostante il coprifuoco stabilito da molti governatori, i saccheggi e le manifestazioni notturne sono proseguite. Gli scontri tra manifestanti e forze dell’ordine aumentano sempre di più. In un clima così teso, tocca ai social network scatenare una protesta pacifica. Ed è quello che sta accadendo oggi, in un giorno ribattezzato Black Out Tuesday.
Black Out Tuesday: che cos’è, perché tutti postano foto nere su Facebook, Instagram e Twitter
Partita dal mondo dello sport e da quello dello spettacolo statunitense, il Black Out Tuesday è ora virale in tutto il mondo. Milioni gli utenti sui social network che stanno postando o condividendo un’immagine nera con l’hashtag #BlackOutTuesday o #BlackLivesMatter. La protesta silenziosa è dovuta alla morte di George Floyd e all’eterna lotta degli afroamericani contro la disparità.
Tra i big che si sono esposti nella protesta la pagina ufficiale della NBA, ma anche il servizio di streaming musicale online Spotify, che ha interrotto la possibilità di ascoltare musica con l’hashtag #TheShowMustBePaused. Inoltre, a molte playlist e podcast dedicate alle voci che non hanno avuto modo di esprimersi, saranno oggi aggiunti 8 minuti e 46 secondi di silenzio, esattamente il tempo in cui George Floyd è stato immobilizzato, col ginocchio sul collo, dall’agente di polizia Derek Chauvin.
L’iniziativa è partita da due dirigenti della Atlantic Records, Brianna Agyemang e Jamila Thomas, che hanno lanciato anche un sito dedicato e parlano di una reazione a ciò che descrivono come un “razzismo e disuguaglianza di lunga data che esistono dai consigli di amministrazioni alle strade”.
Numerosissimi i vip che hanno aderito all’iniziativa: Robbie Williams, Radiohead, Billie Eilish, Eminem, Ariana Grande, Cara Delevingne, Natalie Portman, Hilary Swank, Timothy Chalamet, Lily-Rose Depp, Aaron Paul, Jake Gyllenhaal per citarne soltanto alcuni.
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