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Coronavirus, Premier Conte: “Decreto per imprese, manovra da 400 miliardi” (Video)

CORONAVIRUS – Nuova conferenza stampa del Premier Giuseppe Conte, al termine dell’ultimo Consiglio dei Ministri. Firmato un “Decreto Crescita” a favore delle imprese, che siano esse piccole, medie o grandi. Sottoscritto anche un decreto per la scuola, come confermato dal Ministro Azzolina.

VIDEO/ La conferenza stampa di Giuseppe Conte: “400 miliardi per le imprese”

“Con il decreto appena approvato, – ha annunciato il Premier Conte – diamo liquidità immediata alle nostre imprese: si tratta di una manovra poderosa da 400 miliardi di euro, che andranno direttamente alle imprese italiane, che siano esse piccole, medie o grandi. Si tratta di un Decreto Crescita: 200 miliardi per il finanziamento  del mercato interno, 200 miliardi per potenziare il mercato export.

È un intervento poderoso nella storia della nostra Repubblica per il finanziamento delle imprese. Prestiti erogati attraverso i normali canali finanziari. Lo stato offrirà garanzia affinché tutto avvenga in modo veloce. Potenzieremo il fondo centrale di garanzia per le piccole e medie imprese. Inoltre, è stato potenziato lo strumento Golden Power, già noto.”

E poi, un monito in vista delle festività pasquali: “Si avvicina un evento molto caro a chi crede e ha una fede religiosa, ma anche per chi vede la Pasqua da un punto di vista laico. È importante rimanere a casa e non allentare le misure restrittive finora adottate. Sarebbe irresponsabile farlo.”

Il Premier Conte ha poi fatto alcune precisazioni in merito alla situazione della Val Seriana“Quando c’è stata una prima indicazione del comitato tecnico-scientifico il giorno 3 marzo, abbiamo varato un provvedimento riguardante anche la Regione Lombardia il giorno 4, poche ore dopo. Il contagio era già diffuso in Lombardia e nelle zone limitrofe, quindi il giorno 7 ho firmato in serata un provvedimento che considerasse zona rossa tutta la Regione Lombardia, dopo un lungo confronto con il comitato tecnico-scientifico. Codogno e Vo’ Euganeo rappresentano i primi due focolai dell’emergenza in Italia, c’è una differenza temporale rispetto alla Val Seriana.

Non è mai stato impedito al Governatore della Lombardia di adottare ulteriori provvedimenti nelle zone della Val Seriana, semmai l’avesse ritenuto necessario. Non è stata una mia puntualizzazione polemica, tutt’altro, anche perché certi provvedimenti sono stati presi anche da altri Governatori. Ho sempre premiato lo spirito di collaborazione con tutte le componenti, dalle Regioni ai Comuni. Nessuno vuole scaricare le responsabilità, alla fine di questa emergenza saremo pronti a tirare le somme e a prenderci le nostre responsabilità.”

Conte ha così concluso: MES o Eurobond? MES assolutamente no. Eurobond assolutamente sì. Per quanto riguarda i primi, si tratta di uno strumento già utilizzato e ripetuto, che si è rivelato inadeguato. Gli Eurobond, invece, rappresentano la soluzione ed è completamente d’accordo con me anche il Ministro Gualtieri.”

https://www.facebook.com/GiuseppeConte64/videos/504282033780858/

 

Il Ministro Azzolina ha poi proseguito, a proposito del Decreto approvato per la scuola: “Questo decreto rappresenta un po’ un paradigma, che ci permetterà di concludere quest’anno scolastico e ci permetterà di proiettarci a quello successivo. Un chiarimento sulla didattica a distanza: non è più un’opzione, ma uno strumento necessario per dare dignità e libertà ai nostri docenti, oltre che ai nostri studenti. Abbiamo messo l’anno in sicurezza. Non si può parlare di un 6 politico, valutazione vetusta, che non può rappresentare la preparazione dei nostri studenti. Chi evidenzierà lacune a giugno, recupererà a settembre dell’anno prossimo.

Chiedo scusa – aggiunge – da parte mia e di tutto il mio Ministero ai precari della scuola. A causa di una vetusta digitalizzazione della scuola e del Ministero dell’Istruzione, non riusciamo ad approvare un milione di richieste cartacee, tra bolli e altro, quindi se ne riparlerà a settembre. Manca purtroppo una digitalizzazione che io avevo già chiesto nell’ultimo Decreto Scuola.”

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