Nei giorni scorsi, i finanzieri del Comando Provinciale Avellino, unitamente a funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, hanno eseguito in provincia di Avellino uno specifico piano di interventi a contrasto del gioco illegale e irregolare. I controlli sono tati svolti nei confronti di n. 12 attività commerciali, di cui 3 sale scommesse, con il fine di verificare il corretto utilizzo e tenuta in esercizio degli apparecchi da gioco denominati New slot (AWP2), nonché il rispetto delle norme che disciplinano la raccolta delle scommesse su rete fissa.
Nel complesso, sono stati sottoposti a verifica n. 55 apparecchi e riscontrate diverse irregolarità, alcune anche gravi, con risvolti di natura penale. In particolare, in due casi, è emerso che gli apparecchi New slot erano stati movimentati presso i magazzini del soggetto gestore (proprietario) senza la prescritta comunicazione all’Amministrazione fiscale; in altro caso, invece, è stato appurato che l’esercizio commerciale deteneva apparecchi in numero superiore a quelli consentiti dalle normative vigenti per la tipologia di attività esercitata.
Le maggiori criticità si sono riscontrate per le sale scommesse dove, contestualmente, i finanzieri hanno eseguito anche controlli sul corretto adempimento degli obblighi previsti dalla disciplina antiriciclaggio. Sono ancora in corso i necessari approfondimenti sulla rilevante mole di operazioni oggetto di verifica anche per l’applicazione di specifiche sanzioni per la mancata conservazione delle ricevute di gioco da parte dell’esercente.
La situazione più grave riguarda proprio una delle sale, ove è stato riscontrato che la raccolta delle scommesse era effettuata da una società diversa da quella autorizzata dall’amministrazione fiscale e dall’autorità di pubblica sicurezza ex art 88 T.U.L.P.S.. Per tale circostanza, il gestore di fatto della sala è stato denunciato a piede libero per il reato di raccolta abusiva di scommesse previsto dall’articolo 4, commi 1 e 4-bis della Legge 401 del 1989 e, nel contempo, è stato eseguito il sequestro dell’attività, delle apparecchiature informatiche utilizzate nonché della somma di € 1.327,40, in banconote e monete.
Una particolare attenzione è stata riservata, come di consueto, alla tutela delle fasce più deboli, in particolare al profilo del gioco minorile per il quale non sono state rilevate violazioni alle norme vigenti. Determinante per l’efficacia dei controlli eseguiti è stata la preliminare analisi sui flussi di gioco di apparecchi AWP e sulle fenomenologie criminali concernenti il circondario irpino, con riferimento al contrasto del gioco illegale, effettuata anche sulla base di un protocollo firmato tra la locale Procura della Repubblica e l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Gli elementi acquisiti sono stati poi ulteriormente sviluppati e corroborati da notizie di carattere economico – finanziario, a cura dei militari della Guardia di Finanza. Le attività di servizio dinanzi descritte si inquadrano in un più ampio quadro di controllo e fanno seguito al piano straordinario recentemente eseguito, nell’ambito del quale sono stati sottoposti a specifici controlli ulteriori n. 24 attività commerciali con la contestazione di una violazione amministrativa alle norme al contrasto del gioco minorile. Il comparto del gioco pubblico, in considerazione delle significative prospettive di guadagno offerte, si conferma uno dei settori di maggiore interesse per la criminalità economica. Da ciò discende il costante impegno da parte della Guardia di Finanza e dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli a presidio della legalità e a
salvaguardia degli attori della filiera regolare e dei giocatori.