Dopo avere cambiato il suo nome da Musical.ly a Tik Tok, come è noto, si tratta di un’app che fu comprata nel 2017 da una compagnia cinese, la ByteDance, come ci ricorda Statista.
In questo periodo il possessore di quest’app non è in buoni rapporti con il governo indiano, poiché essa fa parte della dozzina di app cinesi bandite in India per sicurezza.
L’app di analisi strategica Priori Data, mostra che Tik Tok è stata scaricata circa 100 milioni di volte in India nel solo 2020, permettendole di scalare la classifica dei 55 Paesi monitorati da Priori Data. In vetta alla classifica, subito dopo l’India, al secondo posto compaiono gli Stati Uniti, poi il Brasile, l’Indonesia, la Russia e il Messico.
Il presidente americano Donald Trump, in questi giorni, ha dichiarato di voler bandire il social Tik Tok in America poiché preoccupato della sicurezza dei dati personali dei cittadini statunitensi.
A Trump ha fatto da sponda il segretario di stato americano, Mike Pompeo, il quale ha sostenuto che le app cinesi danno le informazioni personali al partito comunista cinese, e vengono usate per spiare.
L’altro motivo, più personale, per cui il Presidente vorrebbe bandire l’applicazione, è che pare abbia contribuito a rovinare uno dei suoi eventi elettorali.
Nel loro insieme, le voci che girano negli Stati Uniti rendono plausibile l’ipotesi di un decreto dell’amministrazione Trump con lo scopo di vietare ufficialmente l’uso della piattaforma negli States.
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