YTalk Economia: Decreto Cura Italia, misure per imprese turistiche (con Mariangela Franch)

YTALK ECONOMIA – Ospiti della puntata del 6 aprile 2020 del nostro format YTalk Economia, in onda sul canale YouTube Y Tv ogni lunedì alle 19.00, la prof.ssa Mariangela Franch, docente di Marketing e Management delle Imprese di Servizi e Turistiche all’Università di Trento, e il prof. Geremia Gios, presidente della Cassa Rurale di Rovereto e docente all’Università di Trento. Con loro si parlerà del Decreto Cura Italia e delle misure per le imprese turistiche e non, approfondendo le conseguenze sul turismo dopo l’emergenza epidemiologica da Covid-19. Insieme al direttore di YPeople, Aldo Pio Feoli, modera il dibattito Ernesto D’Avanzo, Università di Salerno.

Sotto è riportata una sintesi sommaria della riflessione della prof.ssa Franch durante una chiamata Skype avvenuta nel pomeriggio, in preparazione del YTalk Economia di domani che vedrà anche la partecipazione attiva degli studenti dell’Università di Trento.

YTalk Economia: Decreto Cura Italia, misure per imprese turistiche (con Mariangela Franch)

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Per provare a rispondere voglio riflettere su pochi aspetti che riguardano l’economia complessiva. Andrò per punti, necessariamente semplificando i ragionamenti, ma cercando un filo conduttore che mi porti a dare una risposta argomentata, pur nella consapevolezza che di fronte a complessità elevate, la probabilità di avvicinarsi alla realtà del dopo virus non è molto alta.

  1. L’economia al tempo del Covid19 è paragonabile ad un’economia di guerra, c’è un nemico, ci sono morti e feriti, eserciti di personale sanitario in campo, ma c’è una differenza fondamentale rispetto ad altre guerre: quella attuale non è stata avviata da interessi nazionali, di conquista di territori, da problemi religiosi, o da spinte economiche da parte di gruppi di élite come spesso è successo nella storia, questa è una guerra che interessa l’intera nazione, tutta la popolazione e tutto il mondo.
  2. A sostegno di un economia di guerra spesso è prevalso l’intervento statale utilizzando strumenti diversi (prestiti garantiti dallo stato, sostegno economico alle imprese per la riconversione dei processi produttivi, sussidi alle famiglie,…).
  3. Nella guerra contro il virus, a mio avviso, accanto allo Stato, devono giocare un ruolo complementare e solidale anche altri attori. Per quanto riguarda lo stato insieme a strumenti tradizionali di economia di guerra, dovrebbe trovare lucidità per definire un chiaro indirizzo verso un modello di un “capitalismo che funziona meglio” (Mazzuccato, Marzo 2020), che spinga verso un “rimbalzo in avanti dell’economia” (Giovannini, marzo 2020) realizzando il Green New Deal. Un attore imprescindibile è l’EU che, come scrive il Financial Times di qualche giorno fa, dovrebbe sostenere gli stati realizzando strumenti monetari che esprimano cooperazione e solidarietà a livello EU. Un attore protagonista troppo poco riconosciuto negli ultimi decenni è la comunità locale, chiamata ad essere a svolgere due ruoli importanti: essere vigile e garante di un utilizzo efficace e responsabile del denaro liquido erogato dallo stato a imprese e lavoratori-Helicoper money- o di forme di  finanziamento della spesa privata dei consumatori purchè fatta presso aziende che garantiscono di mantenere l’occupazione. Contestualmente la comunità può essere il primo motore di riavvio delle attività economiche e sociali attraverso l’impegno diretto ad investire e consumare anche ciò che è prodotto localmente.

Quali saranno le conseguenze sul turismo dopo l’emergenza Covid-19?

A grandi linee dobbiamo distinguere tra turismo internazionale e turismo domestico; nel dibattito tra esperti e professionisti che si può seguire anche in rete, il primo, soffrirà di uno stop almeno di un anno, sembra che se ne dovrà riparlare nel 2021, perché non ci sono le condizioni strutturali per ripartire. Dovrà infatti stabilizzarsi a livello globale dell’incidenza del Covid-19 e le condizioni di sicurezza complessiva dei viaggi, prima che si riaprano i voli e cresca la domanda di vacanza sufficiente a garantire la copertura degli elevati costi fissi delle grandi strutture.

Relativamente al turismo domestico, le prospettive sembrano essere meno drammatiche, proprio perché le condizioni di superamento del Covid-19 possono essere più omogenee e controllabili a livello geografico circoscritto.  Una volta stabilizzati i rischi, potranno iniziare spostamenti per vacanza all’interno di territori che garantiscono condizioni di maggiore sicurezza e controllo della salute di residenti e ospiti. Accanto alla circolazione di denaro proveniente dallo stato per il finanziamento al consumo (e quindi anche alla vacanza), lentamente si potrà rimettere in moto l’economia reale legata alla filiera dell’ospitalità. Un ruolo decisivo in questo progetto di ripresa territoriale dovrebbero svolgere le banche locali potenziali protagoniste, accanto allo stato, nel sostegno del credito al consumo e degli investimenti più attenti alla sostenibilità sociale e ambientale, oltre che economica delle imprese che si impegnano a mantenere/creare occupazione.

Nelle discussioni tra esperti del settore turistico, negli ultimi giorni sono emerse due diverse posizioni su “che fare”. La metafora utilizzata nel dibattito fa riferimento a interpretazioni differenti sul comportamento del Pilota Chesley Sullenberger dell’US Airline che nel 2009 portò in salvo con un atterraggio nella baia di Hudson i 155 passeggeri del volo 1549 in una situazione drammatica. Un evento rarissimo come l’impatto con uno stormo di uccelli che aveva messo fuori uso due dei motori del boeing che avrebbe potuto portare a morte passeggeri e personale.

Una parte degli  esperti e professionisti interpreta le parole del capitano come l’affermazione di un modello collaborativo che ha portato alla soluzione senza vittime e danni irreparabili. In altre parole il superamento dell’emergenza è stato possibile grazie alla capacità di prepararsithrough collaboration, altruism and solidaritytra tutta la “comunità” coinvolta in quella situazione. L’altro gruppo di studiosi ha messo invece in primo piano che la soluzione raggiunta è stata possibile grazie alla rapidità e il perfetto ed efficiente controllo del capitano e del copilota.

La metafora potrebbe portare a ritenere che l’uscita del turismo domestico (e soltanto per questo) dall’incubo Covid19 potrebbe basarsi sulla capacità di adottare un modello organizzativo ispirato da principi di collaborazione, solidarietà e responsabilità condivisa, basato sulla sostenibilità economic, ambientale e sociale.

L’applicazione del modello efficientista standard porterà a riproporre una visione di brevissimo termine, senza cambiare il modello di risposta, cogliendo dall’esperienza di Sullenberger soltanto la velocità e tralasciando tutto il resto.

Il risultato è che questa parte di esperti sentenzia che “waiting for the summer season 2020 we have 30-45 days to make appropriate preparations”.

Mariangela Franch

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