Cittadini, Imprese e Banche: un percorso comune di confronto in tema finanziario

Era il 1979, quando, la prima sera romana, a cena in una trattoria vicino allo studio, al momento di pagare il conto, mi ritrovo imbarazzato, senza portafoglio, che avevo dimenticato nella pensioncina dove ero alloggiato; l’oste, ridendo, mi dice: ”non preoccuparti, se la cena ti è piaciuta tornerai e pagherai, se non ti è piaciuta, è giusta che non mi paghi”; siamo rimasti amici fino ad oggi.

Tratto dalla biografia di Gerhard Brandstätter

Crisi

E’ una delle parole più usate e abusate dei nostri tempi. Indica una situazione di difficoltà economica, in cui si trovano i mercati, gli Stati e quindi le aziende e le famiglie … Famiglie più povere spendono meno e calano i consumi. E’ un cane che si morde la coda.

Spread

E’ uno dei termini più utilizzati in questi anni … Lo Stato italiano, pieno di debiti, è alla ricerca continua di prestiti e per questo emette titoli di tutti i tipi. Per questi titoli lo Stato paga un interesse. Anche la Germania fa la stessa cosa. L’Italia, però, essendo ritenuta meno solida, paga un interesse più alto altrimenti i suoi titoli non si vendono. La differenza di interesse fra Italia e Germania è lo spread.

Tratti dal Manuale di Educazione Finanziaria

di Beppe Ghisolfi

La frase, tratta dal racconto dell’avvocato Brandstätter, richiama, fra gli altri, due aspetti fondamentali della vita quotidiana: fiducia e reputazione. Molte persone e, di conseguenza, molte famiglie, in seguito alla crisi finanziaria ed economica, sono stati costretti, direttamente o indirettamente, a rivedere la fiducia nelle banche, la cui reputazione ha subito duri colpi di assestamento.

I cittadini, d’altra parte, hanno visto minata anche la loro fiducia da parte delle banche, con seri rischi per la loro reputazione. In mezzo ci sono le imprese, moltissime delle quali si sono trovate nel mezzo di un vortice economico che le ha costrette a chiudere. Un’impresa sopra tutte le altre, forse la più importante dal punto di vista sociale, ha subito la crisi in modo pesante, almeno quanto le altre: la famiglia, uno dei fondamenti della nostra società.

Le banche sono anch’ esse delle imprese sociali, prima ancora che finanziarie, a volte lo si dimentica. E, pertanto, i banchieri, come guide di queste istituzioni sono chiamati, prima di tutto, a una responsabilità sociale, soprattutto verso la propria comunità di riferimento. I banchieri sono anche cittadini, che a loro volta hanno affrontano difficoltà nella vita sociale e familiare. In alcuni casi è proprio la comunità in cui sono nati e cresciuti a dare loro il fondamento e lo “slancio” perché diventino delle figure di riferimento per tutti gli altri concittadini.

Infine, si insiste molto sul ruolo fondamentale che può avere una maggiore consapevolezza e dimestichezza con alcuni argomenti in materia finanziaria. Non è necessario proporre statistiche sul nostro grado di non conoscenza di tale argomento che, di fatto, è diventato pane quotidiano per tutti noi. Essere più consapevoli in materia finanziaria e bancaria, fin da giovanissimi, è diventato quasi un obbligo. L’educazione finanziaria, proprio come quella civica, può dare un contributo a formare un cittadino a tutto tondo, attivo e partecipe delle scelte della propria collettività. Anche le banche potrebbero contribuire a rendere più snelle le procedure di sottomissione di titoli di risparmio, o dei contratti di mutuo, rendendo più semplice la vita del cittadino/cliente, che grazie ai  propri risparmi o al mutuo che la banca gli concede, può sostenere la propria impresa sociale, così da realizzare la propria essenza di Uomo, ovvero il progetto per il futuro.

Cittadini, imprese e banche è una serie di incontri che ha come unico scopo quello di realizzare un dibattito aperto, e in itinere, che non veda categorie sociali contrapposte quanto, piuttosto, un luogo di incontro dove confrontare aspetti umani, progetti sociali e strumenti, come quelli finanziari, che possano aiutare a perseguire i legittimi progetti  di ciascuno di noi, in modo più informato e, magari, consapevole.

Il primo incontro si svolge all’Università di Trento il 7 maggio. Oltre a Brandstätter e Ghisolfi vi parteciperanno il prof. Geremia Gios, economista, e direttore del Dipartimento di Economia e Management, Gianni Bort, presidente della Camera di Commercio di Trento e il prof. Nicola Cetrano, dirigente scolastico, promotore dell’incontro con i giovani studenti.

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