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Coronavirus, Gori (Sindaco Bergamo): “Bisogna restare a casa”

Intercettato telefonicamente da Sky Tg 24, pochi minuti dopo l’annuncio del Premier Giuseppe Conte, il Sindaco di Bergamo, Giorgo Gori, ha detto la sua sul nuovo provvedimento varato dal Governo.

Coronavirus: le dichiarazioni del Sindaco Giorgio Gori

Il mio appello? Parlavo solo di Bergamo e provincia in quel caso, ma sono contento che il Governo non si sia fermato alla zona arancione, ma che abbia esteso a tutto il territorio italiano i provvedimenti entrati in vigore nel Nord Italia sabato notte. Credo che il Paese debba necessariamente fermarsi. La decisione del Governo fa moltissimo, ma non tutto, perché c’è un ulteriore scatto di responsabilità delle persone, delle imprese, delle aziende.

Sarà come le prime due settimane d’agosto, il Paese si ferma: non moriremo di fame, ma dobbiamo fermarci e fare questo sacrificio. I negozi di Bergamo? Le attività del centro storico hanno deciso di chiudere sin dalla giornata di oggi, pur avendo l’opportunità di rimanere aperti fino alle ore 18, seguendo le direttive del Decreto. I commercianti del centro hanno deciso di chiudere per tutelare la loro salute e quella degli altri, pur essendo in evidente difficoltà.

Appello ai cittadini? Bisogna stare a casa e, se è possibile, non andare a lavorare. Bisogna usare i permessi, mettersi in ferie, cercando di lavorare da casa. Anche il percorso per trasferirsi da casa al luogo di lavoro, può essere motivo di contagio. Oggi, la mia città era deserta e spero che il nuovo provvedimento del Governo consenta a tutti gli italiani di capire quanto sia delicata la situazione. Nel Nord Italia, si è già ridotto moltissimo il contagio, nel Veneto e nel Lodigiano in particolare. Solo così, avremo meno morti da contare.”

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