Eraclito è stato un filosofo greco antico nato ad Efeso nel 535 a.C..
Il significato di Panta Rei
Egli è conosciuto come il “Filosofo del divenire“. Pensava, infatti, al mondo come “Panta Rei“, ovvero “tutto scorre“. Si riferisce, così, allo scorrere del tempo, che indica tutti gli eventi racchiusi nei nostri giorni. Un esempio che ci viene proposto dal filosofo si può ritrovare nei frammenti che ha scritto e che sono giunti fino a noi.
“Non si può discendere due volte nel medesimo fiume e non si può toccare due volte una sostanza mortale nel medesimo stato, ma a causa dell’impetuosità e della velocità del mutamento essa si disperde e si raccoglie, viene e va.”
In questo frammento Eraclito sottolinea come l’uomo non possa mai fare la stessa esperienza per due volte, visto che ogni cosa è destinata a cambiare. Insomma, tutto cambia e si trasforma, come un fiume che scorre, perciò non ci potremmo mai bagnare due volte nel medesimo fiume. Proprio come l’uomo non potrà mai rivivere la stessa situazione, nonostante si trovi nel medesimo luogo.
Sottolinea inoltre però, che ci sia un logos sotto a questo mutare, un’armonia che governa lo scontro tra contrari, il quale provoca il divenire.
Come utilizziamo Panta Rei nella vita quotidiana
L’espressione “panta rei” può essere utilizzata in modo del tutto personale, non dimenticando che noi, le situazioni e i luoghi, come affermava Eraclito, siamo sottoposti alla grande legge del mutamento a cui è impossibile adattarsi.
Potrebbe perciò essere utilizzato come idea, come stile di vita, ricordando che le cose, nel tempo, cambiano, perciò quello che oggi sembra irrisolvibile, domani potrebbe non essere più un problema.
Chiara D’Avanzo (studentessa YLab for social and digital innovation)
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