Si sente tanto parlare dei benefici, ma anche dei dubbi riguardanti il recovery fund. Vediamo insieme di guardare alcuni di questi aspetti, cercando, di tracciarne un bilancio. L’opinione di Beppe Ghisolfi, ad esempio, è che i punti a favore del fondo sono nettamente superiori ai punti a sfavore.
Pro del recovery fund
Per la prima volta si vede un intervento diretto dell’Europa, la quale, “a causa della pandemia, pare avere preso a cuore i problemi dell’Italia e non solo”. Oltretutto, la situazione è difficile non solo dal punto dal punto di vista sanitario, ma anche economico. Il piano, come è noto, prevede per l’Italia circa 75 miliardi di Euro a fondo perduto, mentre il resto del prestito andrà restituito facendo ricorso a delle facilitazioni e con degli interessi non eccessivi. Le cifre imponenti previste dal fondo per l’Italia (circa 220 miliardi di euro) prevedono, tuttavia, che l’Italia presenti, alle autorità europee, dei progetti credibili e la capacità di spenderli in modo adeguato.
Contro del recovery fund
La parte del fondo che andrà restituita prevede dei sacrifici da parte del sistema Paese, sia da parte della generazione presente sia da parte delle future generazioni. La parte del fondo che andrà restituita (circa 150 miliardi) costituirà un ulteriore quota di debito pubblico che, come sappiamo, ammonta già a più di 2500 miliardi di euro. Una ragione in più per presentare progetti credibili e che possano essere di beneficio per la generazione presente e quelle future.
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