CORONAVIRUS – Con un’ordinanza che richiama una legge italiana degli anni ’70, Vittorio Sgarbi ha ufficialmente vietato l’uso della mascherina nel Comune di Sutri (VT), dove il Deputato ricopre la carica di Sindaco.
“Solo ladri e terroristi si mascherano il volto, – ha scritto in una nota Sgarbi – per questo è proibito l’uso della mascherina nella Città di Sutri all’aperto per evidenti ragioni di salute e al chiuso, salvo che in caso di assembramento, dalle ore 18.00 alle 6.00 del mattino, come specificamente indicato dal Dpcm del 16 agosto 2020″.
Dunque, chi sarà individuato e visto con la mascherina sul volto “sarà multato in ordine alla legge 533/1977 in materia di ordine pubblico che all’articolo 2 prevede che non ci si possa mascherare in volto”.
“L’uso di caschi protettivi, – si legge – o di qualunque altro mezzo atto a rendere difficoltoso il riconoscimento della persona, in luogo pubblico o aperto al pubblico, senza giustificato motivo. È in ogni caso vietato l’uso predetto in occasione di manifestazioni che si svolgano in luogo pubblico o aperto al pubblico, tranne quelle di carattere sportivo”.
Sgarbi ha poi spiegato ciò che lo ha spinto a prendere questa drastica (e, in parte, contestata) decisione: “L’uso della mascherina in luoghi pubblici, salvo che per il personale dipendente, appare in evidente contrasto con il tempo dedicato alla nutrizione che prevede di assumere il cibo senza mascherina. Appare quindi contraddittorio che dopo aver mangiato senza mascherina ci si alzi da tavola mettendosela. Si tratta di forme ridicole di ostentazione che nulla hanno a che fare con le esigenze sanitarie”.
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