Un’auto messa male che impediva il passaggio. Parole grosse, poi si è passati alle mani e infine alle lame. Un banalissimo motivo che ha portato alla lite finita con l’accoltellamento. Tre fendenti alla gola, alla schiena e all’addome, il tutto al termine della rissa, prima verbale poi fisica, mentre la vittima stava attraversando la strada. Sarebbe stato colpito alle spalle.
Accoltellamento Mercogliano a Capodanno: le Motivazioni della Rissa
Le indagini sulla rissa di Capodanno a Torrette di Mercogliano fanno emergere nuovi dettagli. Come riportato da IrpiniaTv, la polizia avrebbe individuato l’accoltellatore di Roberto: secondo gli inquirenti a colpire il 20enne sarebbe stato Nico Iannuzzi, 31 anni, figlio di un ex boss del Clan Partenio, Roberto Iannuzzi, detto Volpino. Un posto nel parcheggio l’assurdo movente dell’aggressione.
Dalle testimonianze dei presenti e le immagini delle telecamere di videosorveglianza, gli inquirenti non avrebbero più dubbi sulla sua colpevolezza. Potrebbe arrivare nei prossimi giorni l’arresto con l’accusa di tentato omicidio. Resta da valutare la posizione dei fratelli Sciarrillo, Daniele e Luca. Sarebbero stati presenti al momento dell’accoltellamento. Daniele è stato sottoposto ad interrogatorio e al termine il Gip ha convalidato l’arresto per spaccio di sostanze stupefacenti. Il ragazzo avrebbe risposto alle domande in merito alla droga ma si sarebbe rifiutato di rispondere sulla rissa di Mercogliano. Il loro ruolo, nella vicenda, sarebbe marginale.
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