Bard, l'IA di Google: cos'è, come funziona, data di uscita in Italia, login, accesso, download, test, free, differenze con ChatGPT

Cos’è Bard: l’IA di Google: Test, Login, Download, Data Uscita in Italia

Bard è il nuovo assistente virtuale basato sull’intelligenza artificiale (IA) sviluppato da Google, che si propone come concorrente di ChatGPT, l’IA di OpenAI integrata nel motore di ricerca Bing di Microsoft. Scopriamo insieme cosa rende Bard unico, a cosa serve e quali sono le differenze con ChatGPT.

Cos’è Bard: come funziona e la strategia di Google per la release

Google ha deciso di lanciare Bard come pagina web separata, evitando di integrarla direttamente nel suo motore di ricerca, la sua principale fonte di guadagno. Questa scelta è stata dettata dalla consapevolezza che l’intelligenza artificiale, seppur sorprendente, può ancora commettere errori e non è sempre affidabile. Integrando Bard nel motore di ricerca, Google avrebbe potuto mettere a rischio la stabilità della sua attività principale. Tuttavia, l’azienda non poteva permettersi di rimanere indietro nella corsa all’intelligenza artificiale, il nuovo “eldorado” delle Big Tech, e con Bard riesce a competere con ChatGPT.

Non è presente un’app o un link per il download per il test di Bard. Google ha presentato Bard come uno strumento utile per scrivere e-mail, poesie e fornire consigli su come coinvolgere i bambini in nuovi hobby, come la pesca a mosca. L’azienda è curiosa di scoprire come gli utenti utilizzeranno questa tecnologia e ha scelto di non confondere l’attività di ricerca con quella del chatbot, che non è ancora in grado di fornire informazioni completamente affidabili. “Pensiamo a Bard come complementare a Google Search”, hanno spiegato i dirigenti di Google. “Vogliamo essere audaci nel modo in cui innoviamo con questa tecnologia, oltre ad essere responsabili”.

Google prevede di integrare l’intelligenza artificiale di Bard nelle sue app, come Documenti e Fogli, attraverso un servizio a pagamento. La tecnologia sarà inoltre disponibile per le aziende e gli sviluppatori di software che desiderano creare chatbot personalizzati o potenziare nuove applicazioni. Google ha annunciato al New York Times che introdurrà nuovi prodotti e funzionalità basate sull’IA per lo shopping, la creazione di immagini e la personalizzazione di video.

Quando sarà disponibile in Italia Google Bard? La data di uscita prevista

Nonostante Google non abbia ancora annunciato una data ufficiale per il lancio di Bard in Italia, è probabile che l’assistente virtuale basato sull’IA diventi presto disponibile anche nel nostro Paese, seguendo il trend di diffusione globale delle tecnologie di intelligenza artificiale.

Bard, l’intelligenza artificiale di Google, si propone come una valida alternativa a ChatGPT di OpenAI, offrendo funzionalità innovative e complementari a Google Search. Sebbene sia ancora in fase di sviluppo e miglioramento, Bard rappresenta un passo importante nella corsa all’intelligenza artificiale e nella competizione tra Google e le altre Big Tech. Sarà interessante osservare come si evolverà questa sfida e quali saranno le future applicazioni e funzionalità offerte da Bard e ChatGPT.

Le differenze tra Google Bard e ChatGPT

Bard si basa su un modello di linguaggio di grandi dimensioni (LLM), addestrato su centinaia di terabyte di testo, che gli consente di interagire con gli utenti in modo sorprendentemente umano. Sundar Pichai, CEO di Google, ha spiegato che Bard cerca di combinare l’ampiezza della conoscenza del mondo con la potenza, l’intelligenza e la creatività dei grandi modelli linguistici. La grande forza di Bard, rispetto a ChatGPT, è la capacità di fornire informazioni aggiornate e “fresche”.

Tuttavia, ChatGPT sta progredendo rapidamente e, a marzo, OpenAI ha presentato GPT-4, la nuova versione dell’intelligenza artificiale ChatGPT. A soli due mesi dal lancio di ChatGPT, Google ha introdotto Bard, accelerando il processo di sviluppo e presentazione, senza ricorrere a grandi annunci o lunghe campagne pubblicitarie. Questa mossa improvvisa sembra essere una risposta all’enorme successo di ChatGPT, spingendo Google a concentrarsi maggiormente sullo sviluppo e il miglioramento della propria IA.

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