Coronavirus Bergamo, due morti tra i lavoratori delle Poste Italiane

CORONAVIRUS Due morti in pochissimi giorni a Bergamo, tra i lavoratori delle Poste Italiane costretti a lavorare anche in regime di Covid-19. A denunciare i tragici eventi, rendendoli noti alla stampa, è Marisa Adobati, direttamente dalla segreteria della Slc Cgil di Bergamo.

“Sono già due i lavoratori postali che hanno perso la vita – ha dichiarato la Sig.ra Adobati – a causa del contagio da Covid-19: il primo è morto venerdì scorso e il secondo è scomparso nella giornata di ieri, lunedì 16 marzo. Entrambi avevano lavorato fino a pochi giorni fa, uno in un centro di recapito e l’altro in un ufficio postale di due comuni della provincia di Bergamo. Ora basta, – ha tuonato – è ora di chiudere gli uffici postali!.

I rispettivi luoghi di lavoro dei due deceduti sono stati chiusi per permettere la sanificazione degli stessi, ma ciò non è sufficiente secondo Marisa Adobati: “Abbiamo speso fiumi di parole, scrivendo all’Azienda, alle Prefetture, ai Sindaci e persino a Partiti Politici e Forze dell’Ordine, spesso distraendoli anche dalle loro priorità. Francamente siamo stanchi di essere inascoltati, non basta sanificare gli ambienti per tutelare i lavoratori!”.

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Nato ad Avellino il 26 dicembre 1996, ha conseguito la Laurea Triennale in Scienze della Comunicazione e attualmente studia Corporate Communication e Media presso l'Università degli Studi di Salerno. Giornalista pubblicista dal 30 settembre 2020, ama, segue e pratica lo sport più bello del mondo.

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