Coronavirus, tabaccai aperti o chiusi?

“Al di fuori delle attività ritenute essenziali consentiremo solo lo svolgimento di lavoro in modalità smart working e consentiremo solo le attività produttive ritenute comunque rilevanti per la produzione nazionale”, le parole di Giuseppe Conte ieri in conferenza stampa alla nazione. Quali attività restano aperte e quali chiuse dopo il decreto del 22 marzo?

Coronavirus, tabaccai aperti o chiusi?

Tra le attività ritenute essenziali rientrano anche i tabaccai. I tabacchi resteranno aperti. La notizia non ha evitato lunghe code ai tabacchini dei piccoli centri. I fumatori si sono scatenati e hanno cercato di fare scorta di sigarette.

Quali attività restano aperte dopo il decreto del 22 Marzo

Ovviamente aperte farmacie e parafarmacie. Resteranno aperte anche le edicole così come funzioneranno normalmente i servizi di informazione. Per quanto riguarda l’industria tessile funzionerà regolarmente solo quella legata gli indumenti di lavoro (chiuse le normali aziende di abbigliamento).

Resteranno attive anche le imprese produttrici di gomma, materie plastiche e prodotti chimici. Non sarà interrotta nemmeno la produzione di carta e in funzione saranno pure le raffinerie di petrolio indispensabili per garantire ad esempio il funzionamento dei trasporti.

Sono considerati essenziali la raccolta di rifiuti, la gestione delle fognature. Come ha anticipato Conte, restano assicurati i servizi bancari, postali, assicurativi e finanziari.

Le nuove disposizioni resteranno in vigore fino al 3 Aprile.

Leggi anche:

Fino a domani, la nuova challenge su Instagram

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *