M’Abituerò è un brano di tipo rock alternativo, scritto e interpretato da Ligabue, estratto come secondo singolo dall’album live Campovolo 2.011 del 2012. Di seguito il significato, il testo e gli accordi della canzone.
Il brano fu originariamente scritto da Ligabue negli anni ‘80, sebbene con un testo e un arrangiamento diverso, e faceva parte della scaletta dei suoi primi concerti con gli Orazero. Il brano sparì dal repertorio di Ligabue una volta che il cantante incise i primi dischi, per poi venire eseguito durante il concerto di Campovolo 2.0 del 2011. Il singolo poco dopo l’uscita supera i 15.000 download e diventa così disco d’oro.
M’ABITUERO’ DI LIGABUE: IL SIGNIFICATO
M’Abituerò è canzone di tipo autobiografico, seppur sia stata pubblicata nell’album Campovolo 2.0, la canzone è precedente. Ligabue la scrisse in seguito a una storia d’ amore finita male, e racconta cosa si passa quando due persone si lasciano. Il brano esprime un pensiero di speranza, racchiude inoltre mille significati, mille vite obbligate, mille sofferenze e così via.
Spiega anche che nella vita prima o poi ci sarà da incontrare la parola fine, ma questa piccola parola racchiude un gran contrasto di significato, perchè esiste la fine attesa e la fine inaspettata che trafigge il cuore. Dopo una storia conclusa, si può solo affrontare la vita, andare avanti, ognuno come può, portandosi dietro quei ricordi incancellabili, e a volte talmente belli che con dispiacere si ci accorge che sono diventati difficili da ricordare.
In questa canzone c’è un evidente contrasto tra luce e ombra: la luce è l’ abutuarsi di andare avanti e l’ ombra è il soffrire per una fine non voluta ma accettata.
Infine, il significato di M’Abituerò è la speranza e quello di non arrendersi mai alla vita, abituarsi a tutte le difficoltà della vita andando avanti a testa alta non mollando mai.
M’ABITUERO’ DI LIGABUE: TESTO E ACCORDI
Rem Do Lam Sib9
M’abituerò a non trovarti
Rem Do Lam Sib9
m’abituerò a voltarmi e non ci sarai
Rem Do Lam Sib9
m’abituerò a non pensarti
Rem Do Lam Sib9 Rem Do Lam Sib9
quasi mai, quasi mai, quasi mai..
Rem Do Lam Sib9
Alla fine c’è sempre uno strappo
Rem Do Lam Sib9
e c’è qualcuno che ha strappato di più
Rem Do Lam Sib9
Non è mai qualcosa di esatto
Rem Do
chi ha dato ha dato e poi
Lam Sib9 Do
chi ha preso ha preso tutto quel che c’era
Sib9 Fa
non conta più sapere chi ha ragione
Do Sib9 Fa Do
non conta avere l’ultima parola.. ora
Rem Do Lam Sib9
M’abituerò a non trovarti
Rem Do Lam Sib9
m’abituerò a voltarmi e non ci sarai
Rem Do Lam Sib9
m’abituerò a non pensarti
Rem Do Lam Sib9 Rem Do Lam Sib9
quasi mai, quasi mai, quasi mai..
Rem Do Lam Sib9
Alla fine non è mai la fine
Rem Do Lam Sib9
ma qualche fine dura un pò di più
Rem Do Lam Sib9
Da qui in poi si può solo andare
Rem Do
ognuno come può
Lam Sib9 Do
portando nel bagaglio quel che c’era
Sib9 Fa
e le macerie dopo la bufera
Do Sib9 Fa Do
ricordi belli come un dispiacere.. ora
Rem Do Lam Sib9
M’abituerò a non trovarti
Rem Do Lam Sib9
m’abituerò a voltarmi e non ci sarai
Rem Do Lam Sib9
m’abituerò a non pensarti
Rem Do Lam Sib9 Rem
quasi mai, quasi mai, quasi mai..
Rem Do Lam
M’abituerò a non trovarti
Sib9 Rem Do Lam Sib9
m’abituerò a voltarmi e non ci sarai
Rem Do Lam Sib9
m’abituerò a non pensarti
Rem Do Lam Sib9 Rem Do Lam Sib9
quasi mai, quasi mai, quasi mai..
Erica Preziuso (studentessa YLab)
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