Paxlovid: Cos’è, Efficacia ed Effetti Collaterali della Pillola Anti Covid

La nuova pillola antivirale della Pfizer. Inizia la distribuzione della prima tranche dei 600mila trattamenti acquistati dall’Italia. Ecco i due principi attivi e come funziona, a chi è indicata e come va assunta. Scopriamo di più su Paxlovid, la pillola anti Covid di cui si parla in questi giorni in tutti i telegiornali e su tutti i media.

Che cos’è Paxlovid? Come funziona? Chi può farne uso?

Partiamo col dire che Paxlovid è il nome del nuovo farmaco prodotto e commercializzato da Pfizer per contrastare gli effetti causati dal Covid 19. Andiamo a vedere qual è il suo grado di efficacia, come funziona e se può sostituire il vaccino!

Al momento, il comitato per i medicinali per uso umano ha raccomandato il Paxlovid per il trattamento della COVID-19 in pazienti adulti che non necessitano di ossigeno supplementare e che sono ad alto rischio di sviluppare la malattia in forma grave.

Il medicinale contiene due principi attivi PF-07321332 e ritonavir, in due compresse diverse. Il primo agisce riducendo la capacità del Virus SARS-CoV-2 di moltiplicarsi nell’organismo, mentre il secondo ne prolunga l’azione, consentendogli di rimanere più a lungo nell’organismo.

Entrambe le pillole sono da assumere insieme ogni 12 ore per 5 giorni di trattamento che permetteranno di ridurre significativamente gli effetti del Covid.

Paxlovid è efficace? Quali sono gli effetti collaterali?

L’EMA ha valutato i dati di uno studio che ha coinvolto pazienti con Covid, dimostrando che il trattamento con Paxlovid ha ridotto significativamente i ricoveri o i decessi nei pazienti che hanno almeno una condizione pregressa che li rende a rischio di Covid grave.

La maggior parte dei pazienti nello studio è stata infettata dalla variante Delta. Sulla base di studi di laboratorio, si prevede che Paxlovid sia attivo anche contro Omicron e altre varianti.

Le reazioni avverse più comuni verificatesi durante il trattamento con Paxlovid somministrato ogni 12 ore per cinque giorni e nei 34 giorni successivi all’assunzione dell’ultima dose consistono in: Disgeusia, Diarrea, Mal di testa, Vomito.

Il farmaco può sostituire il vaccino?

È molto improbabile che dei farmaci che contrastano l’evoluzione di una malattia sostituiranno mai un vaccino che invece la previene. Come pensiamo che questi farmaci sarebbero ottimi alleati per i pazienti, in particolare per quelli a rischio.

Inoltre, per gestire la pandemia, non basterà una singola arma come il vaccino ma molteplici: vaccino, farmaci, mascherine, distanze e tracciamento.

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