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Coronavirus a Bergamo, Giuseppe Remuzzi: “Sta accadendo qualcosa di enorme”

CORONAVIRUS – Bergamo resta la provincia italiana più colpita dall’emergenza Coronavirus, come testimoniano le 2.145 persone risultate positive al Covid-19 (stando all’ultimo bollettino ufficiale, ndr). A confermare la pericolosità dell’epidemia e dell’attuale situazione nel bergamasco, è stato il Dottor Giuseppe Remuzzi, attuale direttore dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche “Mario Negri”, intervistato da Il Corriere della Sera.

Preoccupano anche le condizioni dei medici: “Un mio amico dottore ricoverato in pneumologia in situazione critica, – ha detto l’ex direttore del dipartimento di Medicina dell’ospedale Papa Giovanni XIII – altri due intubati. Quando vedi queste cose, con le persone che sono cresciute con te in questi anni, che cadono mentre il nemico avanza, ti viene da piangere, non ce la fai. Mentre parliamo vedo le ambulanze che continuano a passare, e su ogni ambulanza c’è un essere umano che non respira.

E le polmoniti di questa settimana – aggiunge Remuzzi – sono più gravi di quelle della settimana scorsa. La gente è terrorizzata di andare in ospedale. Resta a casa finché ce la fa, con tachipirina e antibiotico. Il 113 ci porta solo quei malati che proprio non ce la fanno a respirare.

Già a dicembre i medici di base di Alzano si sono trovati di fronte a polmoniti mai viste. Ma hanno pensato che fosse una evoluzione del ceppo annuale dell’influenza, è difficile capire che sei di fronte a qualcosa di nuovo se non l’hai mai visto prima. Anche noi studiosi eravamo convinti che il virus non fosse così aggressivo“.

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