Chi legge fumetti si sarà imbattuto sicuramente nel mondo dei manga. I manga si leggono al contrario e sono in bianco e nero, ma perchè?
Il termine manga è ormai molto diffuso specie nelle nuove generazioni, un po’ meno nelle vecchie. Cosa sono effettivamente questi manga e da quanto tempo si sono diffusi in Italia?
In Giappone il termine manga indica fumetti di piccolo formato che abbracciano una grande varietà di generi che vanno dall’avventura all’horror, dallo storico al giallo. La parola “Manga” significa, infatti: “Vignetta satirica, fumetto”. In Giappone il mercato dei manga ha subito una crescita esponenziale negli ultimi 50 anni e tale crescita si è diffusa in tutte le parti del mondo sino a giungere in Italia.
Dagli anni ’80 cominciarono a circolare nel nostro Paese i primi fumetti con personaggi nipponici, ma il vero e proprio boom si è verificato negli anni ’90. In questi anni, infatti, i manga divennero il primo fumetto per numero di vendite divenendo, così, il successore del genere di fumetti americani (con supereroi).
Perchè si leggono i manga al contrario?
I fumetti manga sono stampati da destra verso sinistra e non da sinistra verso destra come siamo abituati. Perchè?
In realtà sono vari i motivi per cui i manga si leggono al contrario.
Il motivo principale per cui i manga sono scritti per così dire al “contrario” è perché si leggono come nei volumi originali, infatti, i giapponesi leggono così. Quando un giapponese scrive, infatti, lo fa dall’alto verso il basso e da destra verso sinistra, il loro senso di lettura è invertito rispetto al nostro.
Detto ciò, una persona comune potrebbe pensare che il problema sia risolvibile semplicemente invertendo l’ordine d’impaginazione dei disegni. In realtà il problema è più complicato di quel che sembra, poiché per impaginare un manga “all’italiana”, si perderebbe una parte del disegno originale. Inoltre va sottolineato che non è solo l’intero manga che va letto da destra verso sinistra, ma anche nella singola pagina le vignette sono disposte e vanno lette in modo diverso dal modo cui siamo abituati a farlo, come in questo semplice esempio.
Come si può notare dall’immagine, le vignette vanno lette dall’alto verso il basso, quindi anche impaginando il manga al contrario non sarebbe possibile fare lo stesso per le singole vignette. Si è preferito, per esigenze di stampa lasciare i manga in forma originale.
Negli anni l’ordine di lettura delle vignette ha subito delle variazioni, inizialmente prevaleva la disposizione verticale. Dagli anni quaranta è stata introdotta anche la disposizione orizzontale che è tuttora utilizzata. Nelle storie più accurate e particolari la disposizione delle pagine e dei contenuti sono usati con intenti puramente stilistici, creando non pochi disagi al lettore occidentale.
Perchè i manga sono in bianco e nero?
Non tutti i manga sono riprodotti in bianco e nero, esistono, infatti, alcuni manga speciali completamente a colori o che hanno solo alcune pagine colorate. La maggior parte dei manga, però, sono in bianco e nero. Perché? Di sicuro perché facilita il lavoro del disegnatore, il quale può concentrarsi al meglio sul disegno anzichè sul colore. Anche in questo caso vi sono motivi più pratici, la motivazione principale è senza ombra di dubbio il costo.
Un manga in bianco e nero è molto più economico da stampare di un manga a colori, inoltre il tempo di stampa viene ridotto moltissimo.
I tradizionalisti ritengono, infatti, che un vero manga debba essere in bianco e nero per ragioni non solo stilistiche, ma per ragioni propriamente estetiche. Molti prediligono, infatti, l’assenza di colore così l’attenzione si focalizza di più sui dettagli e sul disegno.
I gusti personali,ovviamente, condizionano in questa valutazione; che i manga siano a colori o che siano in bianco e nero, poco importa, il loro successo è dettato dalla grande capacità di affascinare e di tenere il lettore incollato fino all’ultima pagina.
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Luca Barone (studente YLab Unisa 2018-2019)