Buone pratiche da seguire in preparazione del Natale 2020. Conteniamo il contagio da covid-19

Tutto fa pensare che il Natale 2020 sarà il più sobrio dal dopoguerra, a causa delle restrizioni che dovranno essere messe in atto per prevenire una nuova ondata di contagi.

Il presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte ha riferito in merito alle sue intenzioni di aiuto per le attività economiche, cercando, allo stesso tempo, di salvaguardare la salute dei cittadini.

Il 3 dicembre arriverà un nuovo Dpcm che dividerà questo Natale in due fasi. La prima, in corso, che durerà, appunto, fino al 3 dicembre, continuerà con le misure di prevenzione riguardanti le varie zone in cui è stato suddiviso il Belpaese.

Per la seconda fase, invece, si delineano misure di prevenzione e controllo molto più rigide, proprio in previsione delle feste natalizie e del ponte dell’Immacolata. Il governo centrale e quelli regionali temono, infatti, che questo periodo, di preparazione alle feste natalizie, se non gestito con le dovute precauzioni del caso potrebbe, innalzare di nuovo la curva dei contagi e causare un sovraccarico delle strutture ospedaliere sia di primo soccorso sia di terapia intensiva.

Gli spostamenti

Sul tema degli spostamenti, che potrebbero essere vietati nelle zone rosse e arancioni, si è pensato di posticipare il coprifuoco alle 23 o a mezzanotte, mentre per il 24 e 31 dicembre potrebbe essere esteso fino all’una.

Pare che deroghe agli spostamenti dovrebbero essere consentite in caso di possesso di eventuali seconde case.

Va tenuto presente, tuttavia, che il tutto potrà essere messo in atto solo se saranno verificate le condizioni di una inversione della curva dei contagi. Un calo si è già cominciato a vedere a partire dai giorni scorsi.

Tra il 17 e il 24 dicembre si deciderà in merito a eventuali nuove misure.

Shopping e cene al ristorante

Per evitare incontri che potrebbero favorire il contagio, il governo ha intenzione di vietare il passaggio tra confini comunali. C’è, inoltre, in programma, l’anticipazione, ad eccezione del 24 e del 31, del coprifuoco, alle ore 20 o 21, almeno per la prima fase, cioè quella che si conclude con il 3 dicembre.

Per lo shopping natalizio, in questa prima fase, i negozi potranno rimanere aperti fino alle 22, in modo da evitare assembramenti e favorendo l’ingresso per fasce d’età.

Anche pub e ristoranti saranno aperti fino alla sera.

Per quanto riguarda la cene fra amici e/o familiari, per questo Natale vanno contemplati incontri con pochi partecipanti: il rischio è direttamente proporzionale al numero dei partecipanti. Il numero di persone stabilito sarebbe 6, ma dato che non si può essere sicuri che tutti lo rispettino, bisogna cercare di restringere i posti a tavola.

La cena di Natale

Le misure di distanziamento possono essere applicate a seconda delle dimensioni dell’abitazione, la disponibilità di spazi e in proporzione alla capacità di ognuno di contenere le effusioni.

Ricordiamo che le  misure contemplano la disposizione a un metro di distanza l’uno dall’altro e l’uso delle mascherine. I comitati tecnici raccomandano il suo uso perché indossarla protegge non solo chi ci circonda, ma anche chi la indossa.

Un altro modo per salvaguardare noi e i nostri cari sarebbe il tampone rapido prima della riunione familiare, anche se la sua recente e diffusissima adozione lo rende una soluzione poco praticabile per tutti.

Le decisioni sulle zone rosse

Il governo sta studiando una norma riguardante la libera mobilità tra regioni. Per ora si pensa che si potrebbero chiudere le aree dove è più alto il numero di contagi e dove è in vigore il divieto di spostamento.

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