Le nuove abitudini di vita durante l’emergenza Covid-19

Un nemico invisibile. Il modo di percepire la vita, le abitudini, i costumi di una società e di intere nazioni si stanno alienando progressivamente durante l’emergenza Covid-19. Il vortice Coronavirus cambierà per sempre le nostre vite? Tramite la nostra analisi del YLab for social and digital innovation abbiamo ottenuto dei riscontri positivi. Il quest è stato somministrato a persone tra la fascia di età compresa tra i 20 e i 40 anni d’età.

Smartworking e didattica a distanza

Scuole e università chiuse. Uffici vuoti. Un silenzio assordante al quale non eravamo abituati. I metodi di lavoro e di studio, nuovi ed innovativi, hanno inevitabilmente sollevato pareri ed opinioni contrastanti.

Abbiamo chiesto ai lavoratori come hanno approcciato alle procedure di smartworking. La maggioranza 65,6% indica che il proprio lavoro non ne permette l’utilizzo. A scendere una percentuale del 23,2% risponde positivamente. Seguono in percentuale le ultime due risposte che danno un esito negativo al quesito.

Gli studenti si sono interfacciati nella didattica a distanza rilevando i seguenti risultati:

La percentuale più alta ossia il 51,3% rivela di non essere uno studente. Coloro che lo sono invece, rispondono positivamente al 25% per il nuovo metodo scolastico. Segue una percentuale del 19,7% non soddisfatta a sufficienza ed una del 4% estremamente negativa.

Si evince dalle risposte una scarsa conoscenza e fiducia nelle metodologie presentate, frutto forse dell’inesperienza precedente. Col tempo siamo sicuri che sia i lavoratori che gli studenti prenderanno più confidenza e maggiore controllo. Entrambe sono pratiche ancora in evoluzione e in fase “sperimentale” nel nostro paese. Soprattutto al meridione, dove è stato effettuato il sondaggio.

Come sono cambiate le abitudini di vita durante l’emergenza Covid-19

Il Covid-19 ha bloccato l’economia, con gravi e pesanti perdite. Ma ciò che più ha cambiato è la psiche e le abitudini sociali degli individui. Si apre intorno a noi, un nuovo modo di ripensare gli spazi, i tempi, le relazioni sociali. Abbiamo quindi posto un semplice quesito: in che percentuale pensi che la tua vita sia stata influenzata da quest’emergenza?

I risultati non lasciano spazio a dubbi. Con un 39,8% gli italiani si dicono influenzati notevolmente almeno al 70% da questa condizione sociale. Il 27,7% si sente mediamente influenzata, mentre il 24,3% si giudica completamente influenzata al 100%. Soltanto il 7,3% non sente il peso della pressione psicologica.

Come possiamo notare, il 62% dei votanti al questionario sono d’accordo nell’esprimere che si sentono in parte cambiati . Segue il 30,7% assolutamente cambiati ed infine una minoranza del 7,3% non avverte un grande sconvolgimento nella propria vita.

Senz’altro tutti i risultati hanno confermato che la situazione ha indubbiamente modificato il nostro modo di percepire la vita e che senz’altro quando l’emergenza sarà risolta definitivamente, sarà comunque difficile tornare alla vita di un tempo.

Le regole e le precauzioni prese dagli italiani durante l’emergenza Covid-19

Contribuire a rispettare le norme di igiene e di prevenzione, è diventata una pratica indispensabile. Alla base di quest’emergenza vi è l’osservanza delle suddette norme, questo per salvaguardare la salute dei singoli cittadini  all’interno della società. Una curiosa domanda che abbiamo posto ai nostri utenti chiede se secondo loro, la maggior parte delle persone continueranno a rispettare le norme anche quando il tutto sarà finito.

I dati raccolti indicano una maggioranza del 47% in parte d’accordo con il persistente uso e rispetto delle prevenzioni. Un 32,2% invece, risponde negativamente. Un 15,4% è incerto sul futuro dei comportamenti degli individui. Soltanto il 5,4% pensa che i cittadini rispetteranno totalmente le norme.

Ed infine, per comprendere se il senso civico di ogni cittadino abbia dato i suoi frutti, abbiamo chiesto se e come ognuno nel proprio modo abbia contribuito a mantenere vigile il rispetto per le norme.

Come si può notare dal grafico, una notevole maggioranza dell’87,9% ha rispettato a pieno le regole restando a casa e non trasgredendo ai decreti nazionali imposti. Altre minoranze hanno partecipato attivamente ad iniziative come volontariato e soccorsi alimentari. Mentre altri hanno lavorato nonostante tutto, dimostrando coraggio e senso del dovere.

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