Nell’ultimo periodo, la già problematica situazione della movida nella città di Trento è peggiorata ulteriormente, causando il malcontento di residenti, negozianti e giovani. Un gruppo di cinque studenti del YLab for social and digital innovation, tenuto presso il corso di Economia e Management dell’Università degli Studi di Trento, ha ritenuto opportuno somministrare un questionario per indagare le cause di questa insoddisfazione.
Il target dell’indagine sono stati i frequentatori della vita notturna cittadina, con lo scopo di comprendere le abitudini sociali, le principali cause di divergenza e le possibili soluzioni. Il sondaggio ha ottenuto in totale 623 risposte, che hanno permesso di conoscere le esigenze e il livello di soddisfazione dei partecipanti.
La composizione del campione
In prima analisi, si sono volute identificare le caratteristiche riguardanti il sesso, l’età e la professione della popolazione del campione.
I dati hanno stabilito che gli individui, equamente suddivisi tra maschi (50,1%) e femmine (48,6%), provengono per la quasi totalità (90,9%) dalla fascia d’età 18-25 e appartengono alla categoria studenti. Queste caratteristiche degli intervistati sono un indicatore di come l’argomento della movida a Trento sia di grande interesse per i giovani che frequentano la città per motivi di studio.
Dalle analisi si evince come la maggioranza degli intervistati (57,8%) non sia residente in centro storico e si può dedurre come questi necessitino di mezzi di trasporto pubblico o di parcheggi. Ciò nonostante, la restante parte degli intervistati risiede nel centro storico, dunque, oltre a partecipare alla movida, è anche soggetta alle conseguenze negative della vita notturna.
Una serata in città: dove andare la sera a Trento?
Entrando nel focus dell’indagine, vengono ora analizzati gli aspetti che contraddistinguono maggiormente la serata abituale della popolazione partecipante al sondaggio.
Alla domanda riguardante la frequenza di partecipazione alla movida cittadina, si nota come mediamente le persone trascorrano le serate in città circa due volte a settimana.
Gli intervistati, inoltre, affermano di passare prevalentemente le loro serate in bar e locali che offrono consumazione al tavolo oppure d’asporto (82,5%)
È poi significativo il dato relativo alla zona prevalentemente frequentata: a dominare questa classifica è l’area Piazza Duomo – Piazza Pasi (48,2%), mentre si trovano rispettivamente al secondo e al terzo posto vicolo Santa Maria Maddalena (38,1%) e il quartiere Le Albere (6,3%).
Si può quindi concludere che la movida è particolarmente concentrata nel centro della città e, in particolare, in zone congestionate e vicine alle abitazioni dei residenti.
Malcontento e insoddisfazione: la problematica gestione della movida
Andando a studiare quelle che sono le opinioni dei rispondenti al questionario, si nota una generale insoddisfazione.
Alla domanda “Quanto ti ritieni soddisfatto della movida a Trento?” solo l’11% dei partecipanti ha votato positivamente (voti da 5 a 7) e la stragrande maggioranza di essi esprime invece un malcontento.
Tendenzialmente, la vita notturna trentina viene ritenuta problematica per residenti e negozianti: in un range che va da 1 (per niente problematica) a 7 (molto problematica), la media che si è ottenuta è pari a 3,54.
Rilevanti sono poi i risultati raccolti in merito alla domanda riguardante la soddisfazione rispetto all’attuale gestione della movida. La maggioranza relativa di coloro che hanno risposto al sondaggio si è definita “per niente soddisfatta” e solamente il 5,6% considera positivo il modo in cui la si sta controllando.
Si è indagata l’origine di tale insoddisfazione alla domanda successiva[1], nella quale i partecipanti al questionario individuano come principali fattori problematici le ordinanze troppo restrittive, gli insufficienti spazi di ritrovo e le insufficienti attività di svago/eventi. È poi da segnalare che 225 risposte su 596 evidenziano una gestione dei mezzi pubblici inadeguata.
Traendo delle conclusioni da tali dati, vi è un’evidente situazione di malcontento per quanto riguarda la movida, la quale non sembra essere gestita a dovere agli occhi dei partecipanti.
Movida a Trento: una soluzione è possibile?
Nel sondaggio somministrato è stato chiesto ai partecipanti se, per risolvere il problema della movida nella città di Trento, potesse essere utile trovare un luogo dedicato esclusivamente allo svago e alla socializzazione.
La risposta ottenuta è stata positiva ed è stato possibile individuare delle zone potenzialmente adeguate. Il quartiere Le Albere ha ottenuto il maggior numero delle preferenze (67,7%), seguito dalla zona Lungo Adige (38,7%) e dal centro storico (34,5%).
In conclusione, nella domanda dedicata ai consigli utili, sono emerse delle indicazioni interessanti che potrebbero migliorare la gestione della vita notturna a Trento. Questi suggerimenti sono riconducibili principalmente all’organizzazione di eventi ed attività dedicate ai giovani (62,9%), alla creazione di un quartiere universitario rivolto agli studenti (58,8%) e all’estensione degli orari dei servizi di trasporto pubblico (54,0%).
Indagine sociale realizzata dagli studenti del YLab
presso il dipartimento di Economia e Management dell’Università di Trento
Tommaso Cipriani, Valentina Donini, Alessandro Jachemet, Enrico Nardelli, Alice Peruzzi
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