Analisi sul Grado di Conoscenza Economico-Finanziaria degli Italiani: c’è “analfabetismo economico”?

“Tra i cittadini dei Paesi Ocse, gli italiani sono i meno preparati dal punto di vista economico-finanziario.”

Questo è quanto riportato nell’articolo “Analfabetismo finanziario, Banca d’Italia: “Italia peggiore tra i Paesi Ocse, firmate solo quello che siete in grado di comprendere”[1], pubblicato da Il Fatto Quotidiano.

Una minima conoscenza dell’economia dovrebbe essere alla base del patrimonio culturale di tutti i cittadini facenti parte di uno Stato democratico, in quanto essa è fondamentale per partecipare alle decisioni politiche del proprio Paese. Nonostante la sua importanza, in Italia è elevato il numero di persone incapaci di comprendere le nozioni economiche di base.

Il target del sondaggio

Spinti dalla curiosità in merito a tale questione, abbiamo deciso di indagare sul grado di conoscenza economico-finanziaria degli italiani tramite un questionario composto da dodici brevi e semplici domande. Quest’ultimo è stato distribuito attraverso i canali di messaggistica WhatsApp e Telegram e i social network Instagram e Facebook tramite i canali del YLab for social and digital innovation in collaborazione con il Dipartimento di Economia e Management dell’Università di Trento.

In pochi giorni siamo riusciti a ricavare dati relativi a 442 persone, di cui 241 donne e 159 uomini. Di questi l’88.2% sono del Nord Italia, mentre il resto proviene dal Centro (6.8%), dal Sud e Isole (5%). La fascia di età considerata è vasta, comprendendo soggetti under 18 ed estendendosi fino agli over 50. Grazie a questa composizione anagrafica abbiamo potuto includere professioni differenti, quali studente, lavoratore, disoccupato e pensionato.

L’uso frequente del cellulare, a quale scopo?

Abbiamo chiesto agli indagati la frequenza di utilizzo dello smartphone e le attività per cui viene adoperato regolarmente. Dall’analisi si evince che il 70% delle persone ritiene di usare molto spesso il cellulare, soprattutto per navigare sui social media e ovviamente per comunicare. Inoltre, viene anche utilizzato per motivi di lavoro, per giocare e, sorprendentemente, come mezzo di apprendimento.

Grazie alle sue molteplici funzionalità e la sua efficienza il cellulare stimola ben 198 soggetti, ovvero il 44.4% degli individui intervistati, a servirsi del dispositivo per accrescere il proprio bagaglio di conoscenze.

*Le percentuali sono superiori al 100% perché era consentita la risposta multipla

La consapevolezza di non sapere e la volontà di rimediare

Come abbiamo accennato all’inizio dell’articolo, gli italiani mediamente hanno scarse conoscenze in materia economica. Difatti, argomenti che sentiamo quasi ogni giorno come Recovery Fund, Quota 100, Spread, sono incompresi da una fetta considerevole della popolazione italiana.

Per verificare quanto ribadito, abbiamo sottoposto i soggetti ad una semplice domanda: “Quanto ne sai di economia?”, presentandola su una scala da 1 (nulla) a 5 (tutto). Come previsto, il 40.1% ha ritenuto di saperne poco e il 19.3% di non aver alcun tipo di conoscenza in ambito economico. Solo 56 persone (12.7%) dichiarano di avere una buona padronanza dell’argomento.

Nonostante questi dati allarmanti, la maggior parte degli intervistati ha dichiarato che per loro, apprendere le nozioni di base dell’economia, è molto importante, se non fondamentale.

Gran parte degli individui però sarebbe disposto a rimediare a tale mancanza, tanto è vero che, se sul mercato fosse disponibile un’applicazione, il 58.6% la scaricherebbe immediatamente e il 65.3% di questi la utilizzerebbe ogni giorno. Al campione abbiamo chiesto inoltre quali materie gli piacerebbe approfondire se dovessero scaricare l’applicazione. Tra gli argomenti proposti, al 64.3% dei soggetti piacerebbe approfondire il mercato finanziario (probabilmente intravedendo una possibilità di guadagno), il 56.1% la tassazione, che in Italia è eccessivamente complicata, il 45.7% i contratti e il 50.5% i finanziamenti, i quali nonostante facciano parte della nostra quotidianità, non sempre sono compresi.

L’interesse per il mercato finanziario espresso dai soggetti risulta essere rincuorante, dato che ultimamente si sta discutendo, sia in televisione che nei giornali, della lacuna dei cittadini italiani in educazione finanziaria, soprattutto dei giovani.

In conclusione, il questionario che abbiamo somministrato conferma la nostra tesi iniziale, secondo la quale l’economia è percepita come una materia importante da conoscere, ma la cui conoscenza è, in generale, carente. Riteniamo quindi una soluzione vincente la proposta di fornire un’applicazione gratuita e facilmente accessibile a tutti, per far sì che le persone possano leggere e ricevere informazioni riguardo l’economia in qualsiasi momento del giorno. Questo permetterà alla gente di poter colmare gradualmente le proprie mancanze in ambito economico, o anche solo rispondere alle proprie curiosità, derivanti banalmente anche da quello che si sente al telegiornale ogni giorno.

*Le percentuali sono superiori al 100% perché era consentita la risposta multipla
*Le percentuali sono superiori al 100% perché era consentita la risposta multipla

Indagine sociale realizzata dagli studenti del YLab for social and digital innovation

Francesco Gaspari, Gloria Maioni, Giada Pisoni, Anna Tita, Eugenia Tizian

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